MAMMA, MAMMA! SONO CADUTO
I nostri bambini amano giocare e fare sport, ma a volte anche ai più atletici può capitare di inciampare! Spesso nelle cadute, se non si ha il tempo di proteggersi con le mani, è possibile che si possa sbattere il mento o la superficie dei denti, rischiando fratture di ossa o denti, lividi, gonfiore e a volte avulsioni (perdita traumatica del dente). Ma la cosa fondamentale è mantenere il sangue freddo anche in queste situazioni spiacevoli.
In caso di traumi dentari, è necessario tranquillizzare il bambino, eliminare eventuali residui di sangue e valutare attentamente l’entità del danno riportato (tipo di dente coinvolto, danni a labbra e gengive, eventuali fratture dell’osso che ospita i denti, mobilità e posizione del dente, possibilità di recuperare il frammento di dente o il dente intero).
Quando la caduta è frontale spesso i denti che ricevono il “contraccolpo” sono gli elementi incisivi (e tra questi soprattutto i superiori), ovvero il gruppo di quattro elementi dentari che si trova in centro.
Se la caduta avviene sul mento, è buona norma fare una visita per escludere che il colpo abbia creato danni a livello dell’articolazione che permette l’apertura e la chiusura della bocca.
Una volta escluso che il nostro bambino possa aver sbattuto la testa, dopo averlo tranquillizzato e dopo aver deterso la zona da sangue o sporco (soprattutto se la caduta è avvenuta all’aperto), dobbiamo cercare di capire se sbattendo i denti ci siano stati danni visibili.
Può capitare che i tessuti di gengive e labbra risultino tagliati o gonfi e sanguinanti, ma la cosa fondamentale sul momento è assicurarci che non vi siano danni visibili a ossa o denti.
INTEGRITA’
Se i denti sono integri e in sede, non è il caso di svolgere manovre particolari oltre alla detersione della zona. E’ comunque importante in ogni caso fare una visita dal dentista di fiducia per escludere fratture non visibili a occhio nudo.
Se i denti dovessero risultare fratturati, è fondamentale tentare di recuperare il pezzo mancante e conservarlo in latte o soluzione fisiologica, recandosi il prima possibile dal proprio dentista o in un pronto soccorso odontoiatrico per intervenire tempestivamente. In alcuni casi è infatti possibile “incollare” il pezzo di dente mancante, se è stato conservato correttamente e non è passato troppo tempo.

POSIZIONE
A causa del contraccolpo i denti colpiti potrebbero cambiare posizione, assumendo inclinazioni anomale, intrudendo (come se si fossero “accorciati” o fossero rientrati) o estrudendo (come se si “allungassero”). Tutte queste alterazioni vanno segnalate allo specialista che visiterà per primo il bambino, poiché potrebbe essere necessario riposizionare il dente correttamente nell’osso.
In casi particolari il dente cade a causa del colpo. Qui bisogna valutare Se si tratta di un dente da latte o permanente.
Solo i denti permanenti possono essere reimpiantati. In caso di dubbio comunque conviene seguire i passaggi successivi per la conservazione in modo da permettere al clinico di fare la valutazione in un secondo momento:
• Il dente va recuperato avendo cura di NON toccare la radice, ma prendendolo per la corona (la parte che era esposta in bocca).
• Sciacquare il dente sotto acqua corrente fredda.
E’ consigliato non far passare troppe ore dal trauma (la prognosi è migliore se il reimpianto avviene entro la prima ora).
Se non è possibile eseguire la manovra di reimpianto sul posto, conservarlo in soluzione fisiologica o latte e recarsi immediatamente dal proprio dentista o in un pronto soccorso odontoiatrico.
In ogni caso, indipendentemente dall’entità del trauma, è buona norma recarsi tempestivamente dal proprio dentista per escludere eventuali lesioni che possono sfuggire a occhio inesperto, e soprattutto, in caso di traumi, è il tempo a fare da padrone. Minore è il tempo intercorso tra l’evento traumatico e il reimpianto, migliori saranno le previsioni di recupero e successo.